Il 13 maggio noi, alunni della 2B dell’I.I.S. “R. D’Altavilla” di Mazara del Vallo, accompagnati dalle professoresse Lucia Foderà e Vita Maria Russo, ci siamo recati al Parco Archeologico di Segesta per assistere allo spettacolo I ragazzi di Ballarò, scritto e diretto da Alessandro Ienzi della compagnia Raizes.

L’iniziativa rientra nelle attività di prevenzione e contrasto alle dipendenze, finanziate dalla L.R. n. 26 del 7 ottobre 2024 e promosse dalla Rete SHE (Schools for Health in Europe Network Foundation). Scuola polo del progetto è l’I.I.S. “Florio” di Erice, diretto dalla dirigente Pina Mandina, che ha collaborato con l’Ambito Territoriale al coordinamento delle attività previste.

La dirigente Mandina ha dato inizio all’evento, salutando studenti, dirigenti e referenti delle 61 scuole aderenti alla rete SHE. Hanno poi preso la parola Davide Nugnes, dirigente dell’Ambito Territoriale, il prof. Francesco Ciulla, referente per sport e salute, e i rappresentanti dell’ASP di Trapani.

Profondamente toccante è stato l’intervento del sig. Francesco Zavatteri, padre di Giulio e fondatore dell’associazione “La casa di Giulio”. Ci ha raccontato la storia del figlio, travolto dalla dipendenza da crack ed eroina. Parlava di lui come se fosse ancora lì, mostrandoci una sua foto sorridente. Giulio era brillante, intelligente, pieno di vita, ma nonostante i tentativi di recupero in diverse comunità, non è riuscito a liberarsi. Durante una fase di apparente ripresa, il padre lo ha trovato morto accanto al letto. Le sue parole hanno lasciato un segno profondo in tutti noi. Il racconto si è concluso con una canzone rap scritta da un amico di Giulio, un grido di rabbia e amore per un ragazzo che ha lottato fino alla fine.

Subito dopo, è iniziato lo spettacolo I ragazzi di Ballarò, che ha portato in scena la fragilità di tanti giovani e la trasformazione di Ballarò, quartiere storico di Palermo, in una delle principali piazze di spaccio. Due soli attori hanno saputo esprimere, con forza e verità, il dramma interiore di chi cade nel tunnel della droga.

L’incontro si è concluso con un confronto tra studenti e il sig. Zavatteri, che ci ha lasciato un messaggio forte: “Non rinunciate mai alla vita. E quando avete un problema, chiedete aiuto ai vostri genitori: non vi abbandoneranno mai.”

Grazie, papà di Giulio. Grazie alla rete SHE e alla nostra prof.ssa Foderà, referente alla salute, per averci fatto vivere questa esperienza così intensa.

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