In onore di San Giuseppe le antiche tradizioni locali festeggiano il santo anche nell’arte culinaria. E le ricette che si tramandano di generazione in generazione portano sulle nostre tavole questa ricetta della nonna, ricetta gentilmente concessa dalla nonna di Giammarinaro della 3F

Incredienti necessari

Ingredienti per 4 persone

1 cavolfiore di media dimensione
200g finocchietto selvatico
500g cime di rapa
6 carciofi
400g di spaghettone quadrato
4 cucchiai di mollica fresca tostata
250g salsa di pomodoro datterino giallo già pronta
1 spicchio d’aglio
Pepe o peperoncino a piacere
1 pizzico di zucchero

Preparazione del piatto

Lavare e sbollentare separatamente il broccolo, il finocchietto selvatico, le cime di rapa, tagliarle a pezzetti, salatele e soffriggetele bene con olio d’oliva. Pulite i carciofi, tagliateli a metà orizzontalmente fino ad ottenere 12 cuori che taglierete a listarelle per soffriggerli sempre nell’olio EVO ed aggiungerle alle altre verdure. Mantenete a caldo tutte le verdure. Dopo aver cucinato la pasta in abbondante acqua salata e dopo averla scolata unitela alla salsa di datterino riscaldata e alle verdure soffritte. Impiattate e prima di servire spolverate con la mollica fresca precedentemente tostata in padella con 1 cucchiaio di olio, 1 spicchio d’aglio, pepe e 1 pizzico di zucchero.

Calorie a porzione: 642

Nutrimenti per ingredienti principali

Carciofi:
Ricchi di vitamine come la K, E, A e sali minerali come sodio, fosforo e magnesio ma soprattutto magnesio. Sono fonte di luteina, zeaxantina, cinerina e silimarina che li rendono altamente diuretici ed essendo ricchi di fibre contribuiscono al buon funzionamento dell’intestino.

Cime di rapa:
Grazie all’acqua contenuta (90%) e al vantaggioso rapporto potassio/sodio hanno buone proprietà diuretiche. Sono ricche di fibre per stimolare l’attività intestinale, di minerali e vitamine come la B9 essenziale per il benessere dell’apparato cardiovascolare. Sono sconsigliati nei casi di gotta e di iperuricemia perché ricche di purine.

Cavolfiore:
Contrasta l’infiammazione e l’invecchiamento, riduce il rischio di malattie croniche come il diabete, cancro e patologie cardiovascolari. Essendo ricco di fibre favorisce il senso di sazietà e grazie alla presenza di colina favorisce l’integrità delle cellule e un buon funzionamento del sistema nervoso e del metabolismo energetico. Secondo la comunità scientifica una dieta ricca di cavolfiore può aiutare a prevenire i tumori grazie alla fibre e alla presenza di sulforafano (che conferisce il tipico odore durante la cottura) e steroli che esercitano una notevole azione protettrice.

Di prof.ssa Lucia Foderà

Lucia Foderà è docente di Biologia e Microbiologia e Igiene presso l'I.S. "Ruggiero D'Altavilla" di Mazara del Vallo. Presso lo stesso istituto è referente all'Educazione alla salute.

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