Si è conclusa con una finale intensa e profondamente partecipata la prima edizione di Intelleg(g)o 2025, la gara di lettura ispirata al romanzo Ciò che inferno non è di Alessandro D’Avenia.
Due giornate ricche di emozioni, riflessioni e parole capaci di lasciare il segno, ospitate dal nostro Istituto “R. D’Altavilla” di Mazara del Vallo, nell’ambito delle iniziative Il Maggio dei Libri e Mazara Città che legge.
Gare di qualificazione
La competizione è iniziata con le qualificazioni, svoltesi attraverso un quiz a risposta aperta che ha visto le squadre dividersi in due gironi. Velocità, precisione e approfondita conoscenza del testo sono stati gli ingredienti fondamentali per ottenere il punteggio necessario alla qualificazione. Al termine della prima giornata, le classi 5F, 4D, 3B e 4A hanno conquistato l’accesso alle semifinali.
Gare finali
La seconda giornata, il 23 maggio, si è aperta con un momento di memoria collettiva: la ricorrenza della Strage di Capaci è stata commemorata con la proiezione di un video contenente le parole di Giovanni Falcone, un vero e proprio testamento spirituale. È seguito un secondo filmato dedicato alle vittime di mafia, arricchito dalla voce di Paolo Borsellino e dalla sua frase toccante: “Siamo cadaveri che camminano”. Alcuni studenti hanno poi letto ad alta voce brani dedicati alla memoria, con un’intensità tale da commuovere la Dirigente Scolastica.

È stata proprio la dirigente scolastica dott.ssa Grazia Maria Lisma ad aprire ufficialmente la giornata con un discorso sentito, che ha colpito molti dei presenti:
Io, quando leggo, vedo le immagini, come se guardassi un film. L’immaginazione è ciò che rende viva la lettura. In un momento storico in cui i social dominano la nostra quotidianità, è fondamentale proporre attività come questa, anche in un Istituto Tecnico dove spesso le discipline umanistiche rischiano di essere trascurate.

Le semifinali si sono svolte attraverso un quiz digitale: la 3B ha sfidato la 4A (con vittoria della 4A), mentre la 4D ha superato di un solo punto la 5F in una battaglia serrata. Durante le sfide, il pubblico ha potuto assistere anche alla proiezione dei book trailer realizzati dagli studenti, esempi brillanti di creatività e capacità di interpretazione del testo.
La finale ha visto trionfare la classe 4D, che si è distinta per la profondità delle risposte e la qualità espressiva. La lettura ad alta voce di brani scelti dal romanzo di D’Avenia ha colpito per intensità, consapevolezza e partecipazione emotiva: una vera celebrazione della lettura come esperienza viva, condivisa e trasformativa.

Premio Emozione pura
Tra i momenti più toccanti della giornata conclusiva di Intelleg(g)o 2024, spicca l’assegnazione del Premio Emozione Pura a Beatrice Safina, un riconoscimento speciale pensato per valorizzare chi, attraverso la sola voce, è riuscito a trasmettere un’emozione autentica, profonda, capace di andare oltre le parole.
A rendere ancora più significativo questo momento è stato il fatto che a consegnare il premio sia stato Antonino Stampeta, studente non vedente, che ha scelto con l’orecchio e con il cuore, dimostrando come la lettura ad alta voce possa essere un’esperienza sensoriale e affettiva che supera il visibile.
A introdurre il premio, una riflessione commossa e potente:
“Questo premio va al lettore o alla lettrice che è riuscito, attraverso il solo uso della voce, a trasmettere un’emozione autentica, intensa, capace di superare la vista e raggiungere direttamente l’anima. Perché non serve vedere per sentire, e non serve guardare per riconoscere la verità di un’emozione.”
Antonino ha raccontato con semplicità la sua scelta:
“Ho ascoltato ogni voce con attenzione, lasciandomi guidare. La lettura che ho scelto mi ha trasmesso qualcosa di più. La sua voce l’ho sentita più delle altre. Per questo assegno a Beatrice il Premio Emozione Pura.”
La sala ha accolto il momento con un lungo applauso. La voce di Beatrice ha colpito per la sua intensità, per la capacità di restituire il senso profondo del testo con delicatezza e partecipazione. Ma è stata la sensibilità di Antonino, che ha saputo “vedere” con l’ascolto, a dare a questo riconoscimento un valore ancora più alto.
La consegna del premio ha chiuso simbolicamente una giornata in cui la lettura si è fatta ponte tra mondi, linguaggi e sensibilità diverse. Intelleg(g)o non è stata soltanto una gara, ma un percorso formativo e umano, in cui leggere ha significato entrare in relazione, scoprire l’altro e dare voce – in tutti i sensi – alle emozioni.

Le interviste
