Hai appena finito di mangiare in spiaggia, ti stai godendo l’asciugamano, ma tutto ad un tratto il caldo si intensifica e senti la voglia di fare un tuffo. Ma puntuale arriva la voce di qualcuno, mamma, nonna, zio, chiunque, che ti avverte: “Eh no! Hai appena mangiato, devi aspettare almeno tre ore se no ti viene la congestione!”. A quel punto ti blocchi. E anche se dentro di te pensi che forse esagerano, un piccolo dubbio ti rimane. Perché magari sarà anche un’esagerazione… ma se invece fosse vero?

Secondo quello che dice la scienza, in realtà, non ci sono prove sicure che nuotare dopo aver mangiato sia pericoloso di per sé. È raro che la digestione tolga talmente tanto sangue ai muscoli da provocare crampi o problemi gravi. Anzi, alcuni esperti sostengono che si può tranquillamente entrare in acqua anche subito dopo un pasto, soprattutto se si è mangiato poco o qualcosa di leggero.

Ma allo stesso tempo, la situazione non è così semplice. Perché il problema più grande, in effetti, non è tanto la digestione quanto il cambio di temperatura. Se sei stato al sole a cuocerti e poi ti tuffi di colpo nell’acqua fredda, il corpo può reagire male. Succede una cosa chiamata idrocuzione, che è un termine tecnico per indicare una specie di mini shock termico: il corpo si blocca, può venirti la nausea, sentirti girare la testa o addirittura svenire. E questo può diventare davvero pericoloso, specie se sei in acqua. Però anche qui… dipende. Dipende da quanto è fredda l’acqua per te, da quanto eri accaldato, da quanto hai mangiato, da quanto è “lento” o “veloce” il tuo stomaco a digerire. E tutte queste cose non sono facili da misurare. Quello che per uno è un’acqua ghiacciata, per un altro è fresca e piacevole. Quello che per me è una mangiata leggera, per un altro può risultare pesante. Insomma: non è tutto così oggettivo.

E allora, come si fa a sapere qual è il momento giusto per tornare in acqua? Non si può dire con certezza. Magari una persona può entrare in mare dopo dieci minuti e non sentire nulla, un’altra con la stessa identica situazione potrebbe sentirsi male. Ed è per questo che sì, la scienza oggi tende a smentire il famoso mito delle tre ore, ma senza cancellarlo del tutto. Perché le variabili sono tante, e molto soggettive. Nessuno può sapere con esattezza come reagirà il proprio corpo a quel preciso momento, a quella temperatura, a quella digestione.

Quindi forse non è un obbligo assoluto aspettare tre ore. Ma nemmeno è sicuro il contrario. E forse proprio per questo, nel dubbio, io il consiglio della nonna lo seguo ancora.

Di Eros Parlante

Eros "La Penna Instancabile". Eros Parlante non ha mai visto un foglio bianco che non volesse subito riempire di parole. Quando non scrive articoli, probabilmente sta cercando ispirazione nelle serie TV o leggendo un libro che finirà in un giorno. Il suo motto? "Il caffè non è mai troppo! Si è meritato il titolo di senior a pochi mesi dall’inizio per il suo spirito di iniziativa e creatività. Gestisce i contenuti complessi, scrive articoli approfonditi, inchieste e analisi, con un'attenzione particolare alla qualità e all'accuratezza. Fornisce consigli editoriali al team, in particolare su temi complessi o delicati. Si occupa della pubblicazione degli articoli on line dopo la supervisione dell’editore. Insomma… fa un sacco di cose!!!

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